Women.it e Server Donne (in breve)

Server donne, ora Women.it, è un progetto di Orlando Aps – associazione di promozione sociale che ha creato e gestisce il Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne, uno spazio pubblico legato ai femminismi e ai movimenti di donne, di genere e transgender, con l’obiettivo di generare e tramettere elaborazioni culturali e pratiche politiche delle donne.

Da un primo progetto di fattibilità sostenuto dall’Unione Europea (WIN Women Information Network) nel 1996 nasce ServerDonne prima e originale creazione di una struttura tecnologica gestita in autonomia e libertà da donne competenti e legata all’associazionismo femminile e femminista.

Scopo principale era la costruzione, in sintonia con lo spazio pubblico fisico costituito dal Centro di Documentazione delle Donne, di uno spazio virtuale per dare visibilità grazie all’erogazione gratuita di caselle email e di spazio web alla soggettività femminile e alla differenza di genere. Il server ha offerto servizi tecnologici (hosting, mail, social network..) spazi e visibilità alle iniziative delle donne, a Bologna, in Emilia e in Italia.

Oggi la complessità dell’evoluzione tecnologica ha portato alla scelta di raccogliere l’eredità di ServerDonne e dell’impianto teorico che l’ha caratterizzata in un nuovo ecosistema digitale di genere women.it un ambiente digitale partecipativo in grado di funzionare come piattaforma per la co-produzione di contenuti e la condivisione di pratiche di genere digitali e fisiche, di relazione, di comunità.

Fanno parte dell’ecosistema digitale di genere Women.it:

Time Line Server Donne

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In 30 anni di attività, il Server Donne ha sperimentato mutazioni ed avviato metamorfosi nel tentativo costante di creare/mantenere un sistema informativo di genere.

1993 keyboard_arrow_down

Women Information Network

Nel 1993 fu presentato all’Unione Europea il progetto WIN (Women Information Network) del Server Donne. In nome della doppia sovranità, pratica politica diversa dalla pratica delle pari opportunità, si cercò di gettare le basi di una struttura tecnologica gestita in autonomia e libertà da donne competenti e caratterizzate da un fortissimo legame con l’associazionismo bolognese dell’epoca. Il finanziamento era per uno studio di fattibilità e non sufficiente per la realizzazione. Era l’idea di una forma originale di utilizzo politico della tecnologia libera dai condizionamenti mercantilistici.  L’erogazione gratuita di caselle mail e di spazio web fu fin dall’inizio la proposta politica, allora e dai femminismi dell’epoca denominata di spazio pubblico virtuale. In seguito, dalla commercializzazione dello spazio web, il mercato la definì Internet Service Provider. La documentazione prodotta in quell’occasione costituituì un modello anche per la nascente rete cittadina di Bologna. Infatti lo studio fu presentato con i medesimi fornitori di ICT di Iperbole.

Nell’immagine lo schizzo a penna dove si può evincere l’archittettura, i protocolli e l’interconnessione reticolare dei vari centri di documentazione delle donne fondati sulla struttura a nodi di Internet.  Scritto e immagine di Marzia Vaccari.

1996 keyboard_arrow_down

Nasce Server Donne

Il Server donne del polo tecnologico dell’Associazione Orlando nasce come spazio di autonomia, di elaborazione/presenza/protagonismo libero da stereotipi e aperto alle differenze di genere, ai contenuti/artefatti digitali femminili. Un’esperienza originale, consolidata e tutt’ora conosciuta a livello internazionale, che fin da allora pose la questione della cittadinanza digitale di segno femminile e del divario digitale di genere. In 30 anni di attività, il Server Donne ha sperimentato mutazioni ed avviato metamorfosi nel tentativo costante di creare/mantenere un sistema informativo di genere. Si è trattato di dare costante e compiuta visibilità alle pratiche, ai saperi ed alle iniziative delle donne e tentare la scommessa di declinare al femminile, attraverso parole chiave rappresentative della soggettività delle donne, la ricerca di informazione nel web.

Novembre 1996 viene accesa per la prima volta un server completamente gestito in autonomia da donne è un model SPARCserver 20. Scritto e immagine di Marzia Vaccari.

2002 - 2004 keyboard_arrow_down

Portico Donne

Il progetto Portico Donne ha costituito un tentativo di risposta al dilagare di una volgare e distorta rappresentazione della donna nei media mainstreaming del ventennio berlusconiano. Con la creazione del Centro Risorse Multimediale, uno spazio fisico in cui hanno trovato sede il laboratorio tecnologico ed il portale multimediale di genere www.porticodonne.it; con lo sportello informativo sul lavoro; con la formazione di donne nelle ICT; con l’osservatorio sulle trasformazioni del lavoro e i percorsi di genere, in cui sono confluite le ricerche. In esso hanno trovato occasione di lavoro, formazione e orientamento numerose donne, soprattutto giovani. Scritto di Marzia Vaccari

2006 keyboard_arrow_down

TechnéDonne

Il progetto di TechnéDonne parte dal presupposto che il “digital gender divide” possa essere colmato solo se le donne riescono a valorizzare la propria soggettività anche in campo tecnologico. Si è posto come obiettivo l’ingresso nell’universo di internet della soggettività femminile e, attraverso il portale tecnédonne, entrare nel merito delle nuove professioni di Ict. Il progetto, oltre al laboratorio che forniva un servizio gratuito di assistenza tecnico informatica per le donne, prevedeva anche di corsi di formazione per profili Ict.

2007 keyboard_arrow_down

Fem Camp e Cercatrice di Rete

Il FemCamp ha un tema: le nuove tecnologie per valorizzare “le voci, le visioni, le azioni delle donne”. Un incontro realizzato nel 2007 per analizzare insieme, donne e uomini, come svelare i condizionamenti dei comportamenti culturali, messi in atto dalla società, ed evitare la conseguente stereotipizzazione di entrambi i sessi.

Cercatrice di Rete: Un motore di ricerca italiano non neutro che pensa al femminile. La «Cercatrice di rete», pensata da donne per le donne, si immedesima nella sua utente. Filtra i risultati delle ricerche con un punto di vista diverso, consigliando su violenza, diversità, figli e molto altro

2008 keyboard_arrow_down

Un altro genere di tecnologia

Orlando partecipa al  libro collettivo “Un altro genere di tecnologia“, ideato e pubblicato dall’associazione Il Secolo della Rete.  Il libro pone l’attenzione sull’approccio di genere verso le tecnologie. Offre spunti, competenze e esperienze vere per nuovi modelli di società, di produzione, di rapporti. Contributi tutti al femminile: rappresentano analisi e testimonianze di donne che sono protagoniste, come studiose o professioniste, della Rete e dell’ICT. Ognuna, con il proprio contributo, a dire che anche nel mondo della Rete (che si pretende innovativo per definizione) il simbolico è e rimane quello “tradizionale” (maschile), solo apparentemente neutro.

Scarica da qui

2010 keyboard_arrow_down

Progetto Fregen

Le biblioteche delle donne e le ricercatrici e i ricercatori di tutta Europa hanno lavorato insieme per il progetto Fragen che ha lo scopo di raccogliere e digitalizzare i testi più rilevanti dei movimenti femministi della seconda parte del ventesimo secolo. Fregen fa parte del progetto europeo QUING.

2013 keyboard_arrow_down

R@W - RECYCLE @ WOMEN

Oltre il gap del gender digital divide: imparare a ri-generare il proprio PC e molto altro.
R@W (Recycle @ Women – Le artigiane digitali del Centro delle donne di Bologna) ha  promosso l’Artigianato Digitale delle singole, dei gruppi e delle associazioni di donne migranti mettendo a disposizione strumenti per la rigenerazione di vecchi PC e attrezzature per la produzione di artefatti tecnologici.

Il percorso formativo ha incluso 3 laboratori teorici sulla rigenerazione di PC obsoleti, a cui si sono susseguiti incontri settimanali pratici di fai-da-te: auto-formazione e auto-apprendimento, dove ognuna poteva rigenerare il proprio PC, o quelli messi a disposizione dal Centro delle donne, per sistemare, smanettare e cercare nuove soluzioni per dare una seconda vita alla macchina

2014 keyboard_arrow_down

Movimenti di democrazia

Movimenti di democrazia: la presa di parola pubblica nei social network è una serie di  incontri pubblici sui movimenti dal basso della rete che si concentra sulla presa di parola pubblica nei social network, i fenomeni di nuova socialità e le tecniche di gestione dell’identità digitale.

Per vedere i video degli incontri, vai sul nostro canale vimeo