«Tu batti il piede bisbigliando NO
batti il piede bisbigliando NO
noi batteremo la terra finché si sveglia
e vedrai che la terra si sveglia, si sveglia»
(I Tolki, Il Saggiatore, Milano, 2024)
BIO-BIBLIOGRAFIA
Già dagli esordi l’opera di Ida Travi si muove tra oralità e scrittura. Ha pubblicato i saggi L’aspetto orale della poesia (Anterem, 2000), e Poetica del basso continuo (Moretti&Vitali, 2015). Dal 2011 al 2023 compone l’epopea contemporanea I Tolki in otto libri raccolti successivamente in un unico volume pubblicato da Il Saggiatore nel 2024: non gesta eroiche ma figure d’esseri umani ‘sacri e miserabili, misteriosi e semplici’ (vincitore de Premio Napoli e Premio Dessì 2024).
INTERVISTA
1. La parola è parte di un linguaggio conoscitivo e creativo definisce e scardina. Qual è una parola che ritieni abbia rappresentato la tua esperienza poetica?
Mi interessa il tempo: tenere il tempo, tenerlo aperto nella pagina mentre passa e cancella la parola pronunciata. Come passa il tempo sulla parola. Tenere aperto il tempo: questo ha riaperto in me il concetto di serie nella poesia contemporanea : i Tolki, i parlanti. Non uno, non due, non tre…ma il tempo reale di otto libri tenuti insieme nello scorrere di tredici anni.
2. Madri e padri del proprio percorso poetico: qual è il tuo rapporto con la tradizione letteraria e come essa ha influenzato la tua scrittura poetica?
A un certo punto ho cercato di dimenticare, mi serviva una parola rovesciata rispetto al libro, eppure non opposta. Una parola in atto proprio nel suo scorrere. Da qui il cambio di passo rispetto a tutti i testi che hanno fatto la storia della letteratura e la mia formazione : nello scontro tra dimensione epica e dimensione contemporanea e a un certo punto ho chiuso i libri e sono andata al cinema cercando di imparare dalle immagiini. Della riflessione su questo percorso ancora in atto c’è ampia traccia in L’aspetto orale della poesia e Poetica del basso continuo, lavori in prosa.