Dialogo attorno a Monsters, Catastrophes and the Anthropocene di Gaia Giuliani
Centro documentazione delle donne
Via del Piombo 5 - Bologna
Cosa ha a che vedere l’Antropocene con le la violenza di genere e razziale, con le migrazioni, con il terrorismo e la catastrofe?
In che modo il pianeta è implicato in questioni di guerra, discriminazioni, sfruttamento e terrorismo, e allo stesso tempo è alla base di forme di vita resistenti ed epistemologie alternative su cui vengono fondati orizzonti di lotta e cura?
In che modo possiamo ri-leggere l’antropocene a partire dalle frontiere e vedere in chi le oltrepassa cercando una vita migliore o la sopravvivenza la sovversione della grammatica di guerra e conquista che sostiene l’antropocene come sistema complesso di gerarchie sin dalla modernità coloniale?
Questo sistema di gerarchie è violento, e allo stesso tempo strutturale e si nutre di sistemi di oppressione intersezionale contestuali, ossia che variano a seconda del luogo e della storia.
La grammatica di guerra e oppressione che nutre questi sistemi è ‘naturalizzata’ al punto che essa viene riprodotta nella cultura di massa in modo impercettibile, come se non vi fosse mai stato un ‘prima’, un ‘altro’, un ‘contro’ l’idea della superiorità occidentale e della supremazia della sua tecnoscienza.
Di fronte ad una tragedia come quella della pandemia di Covid-19, accanto a molto altro terrore e orrore, come possiamo immaginare un progetto politico femminista che nel farsi carico di tutto questo, elabori un’idea di cura che non riduca la molteplicità e la bellezza delle lotte femministe, anticapitaliste e anticoloniali del passato e del presente, ma anzi ne faccia tesoro?
Un gruppo di studiose ed attiviste saranno chiamate a discutere i temi del volume Monsters, Catastrophes and the Anthropocene: A Postcolonial Critique (Routledge, 2020) di Gaia Giuliani a partire dai loro scritti e dalle loro lotte.
Intervengono:
Fernanda Minuz, Gruppo Mondialità Orlando
Gaia Giuliani, filosofa politica
Cristina Demaria, semiotica
Patrizia Violi, semiotica, Gruppo Mondialità Orlando
Annalisa Frisina, sociologa
Alessandra Gribaldo, antropologa
Il libro
Monsters, Catastrophes and the Anthropocene: A Postcolonial Critique explores European and Western imaginaries of natural disaster, mass migration and terrorism through a postcolonial inquiry into modern conceptions of monstrosity and catastrophe.
This book uses established icons of popular visual culture in sci-fi, doomsday and horror films and TV series, as well as in images reproduced by the news media to help trace the genealogy of modern fears to ontologies and logics of the Anthropocene. By logics of the Anthropocene, the book refers to a set of principles based on ontologies of exploitation, extermination and natural resource exhaustion processes determining who is worthy of benefiting from value extraction and being saved from the catastrophe and who is expendable. Fears for the loss of isolation from the unworthy and the expendable are investigated here as originating anxieties against migrants’ invasions, terrorist attacks and planetary catastrophes, in a thread that weaves together re-emerging ‘past nightmares’ and future visions.
This book will be of great interest to students and academics of the Environmental Humanities, Human and Cultural Geography, Political Philosophy, Psychosocial Studies, Postcolonial Studies and Critical Race and Whiteness Studies, Gender Studies and Postcolonial Feminist Studies, Cultural Studies, Sociology, Cultural Anthropology, Cinema Studies and Visual Studies.
L’autrice
Gaia Giuliani è ricercatrice permanente presso il Centro di Studi Sociali dell’Università di Coimbra, Portogallo. Qui è PI del progetto finanziato dalla FCT “(De)Othering. Deconstructing Risk and Otherness in Portuguese and European mediascapes”. In Italia, ha conseguito nel 2018 il titolo di Professore associato (ASN) in Filosofia politica. Dal 2020 è nel Management Committee della COST Action “Decolonising Development” a cui partecipano 27 paesi. Le sue ricerche si concentrano sulle costruzioni visive di razza e bianchezza a partire da una prospettiva intersezionale. Tra le sue monografie Race, Nation, and Gender in Modern Italy. Intersectional Representations in Visual Culture (Palgrave Macmillan, 2019) [Finalista nel 2019 al Edinburgh Gadda Prize], Bianco e nero. Storia dell’identità razziale degli italiani con Cristina Lombardi-Diop (Le Monnier/Mondadori Education, 2013) [Primo premio nel 2014 per la categoria XX e XXI secolo del concorso bandito dall’American Association for Italian Studies] e Monsters, Catastrophes and the Anthropocene A Postcolonial Critique (Routledge, 2021).
L’evento è dedicato alla memoria di Liana Borghi, letterata e filosofa femminista che ci ha lasciato sempre troppo presto e senza le cui traduzioni, riflessioni e creatività anche questo libro, insieme a molti altri, non avrebbe né questa forma, né questa sostanza.
Incontro organizzato dal Gruppo Mondialità di Orlando.