Eroici furori, un viaggio alla conoscenza delle donne del mito: Circe, Medea ed Elena

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dalle 18.00 alle 19.00

EROICI FURORI: Conoscenza e passione nelle donne del mito: Circe, Medea, Elena

A cura di Angela Peduto e Maria Luisa Vezzali

Un’indagine sul femminile che passa attraverso figure celebri del mito. Circe, Medea, Elena, variamente narrate dall’antichità classica ad oggi,  continuano a offrirsi all’immaginazione, ma chiedono un esercizio di sguardo, uno spostamento di prospettiva, per generare nuove possibilità, nuovi intrecci, nuovi dialoghi tra le molteplici facce del femminile. Per questa ragione si è voluto organizzare questo ciclo di incontri tra letteratura, antropologia e psicanalisi, sicuramente vitali per chiunque sia interessata al radicamento del pensiero femminista, ma utili anche alle giovani generazioni, studentesse e studenti che intendano dare alla loro formazione un approccio al di là del nozionismo e degli stereotipi.


PROGRAMMA

24 MARZO 2023, ore 18

CIRCE: IL FURORE DEL RICONOSCIMENTO

Stefania Portaccio, autrice di “Circe di spalle. Per una dimora del femminile, Mimesis 2022

In dialogo con Maria Luisa Vezzali e Angela Peduto

Sin da quando Ulisse, arrivato presso i Feaci, si mette a raccontare attraverso flashback – e quindi con un punto di vista parziale e soggettivo – le proprie avventure, inizia un ridimensionamento del personaggio di Circe, ridotta a femme fatale e ingannatrice domata dall’eroe straordinario. Ma, a ben leggere le tracce del passato affioranti in Omero e nei numerosi interpreti successivi, ritroviamo qualcosa di molto più vasto e profondo: l’incarnazione di un sapere femminile arcano, capace di insegnare le coordinate per affrontare il nostro mondo e quello sotterraneo. L’analista filosofa e scrittrice Stefania Portaccio utilizza questa figura come bussola per la ridefinizione di una soggettività femminile libera dallo sguardo condizionante dell’altro.

 

21 APRILE 2023

MEDEA: IL FURORE DELL’ECCESSO

Rosaria Lo Russo, autrice di ‘Unamedea, Valigie rosse 2021

In dialogo con Maria Luisa Vezzali

Dramma politico sugli scempi derivanti da una scellerata gestione del diritto di cittadinanza o tragedia antropologica sull’eterna guerra tra opposti: maschile/femminile, razionalità/magia, civiltà/barbarie, misura/eccesso? O più semplicemente tragica storia d’amore che degrada nella disillusione, la noia, la gelosia, la rabbia, fino a sfociare nel delitto? Il personaggio di Medea, madre che arriva a uccidere i suoi figli, non cessa di interrogare il presente, enormità da leggenda, impensabile, eppure di frequente evocata sulle pagine di cronaca nera dei nostri quotidiani. La poeta e performer Rosaria Lo Russo la interpreta magistralmente, mostrando cosa accade quando sono le donne a dare voce alle figure femminili del mito.

 

19 MAGGIO 2023

ELENA: IL FURORE DELLA PASSIONE

Antonella Cosentino in dialogo con Angela Peduto

Elena, “splendore del sole”, come forse etimologicamente indica il suo nome, o “Elènas”, distruttrice di navi come la definisce il coro nell’Agamennone di Eschilo? Elena morbida e bianca come deve essere in quanto nata da un uovo; Elena che si getta nuda tra le braccia di Paride; Elena dal cuore di cane, bella come la luna quando lascia cadere dai fianchi il suo velo lucente. Elena colpevole o innocente, travolta da Afrodite o consapevole delle sue scelte, dea o demone, punitrice o taumaturga? Elena, il femminile nella sua essenza immutabile, dirà Goethe: ”Tutto l’effimero è solo un Simbolo. / L’inattuabile si compie qua. / Qui l’Ineffabile è Realtà. Ci trae, superno verso l’Empireo / il Femminino Eterno”. Forse nessuna figura del mito è stata così tanto attraversata dall’immaginario, fino a diventare, in Euripide, soltanto un’ombra, un fantasma, capace tuttavia di additare agli uomini la vanità delle loro azioni.


 

ANTONELLA COSENTINO: Docente di materie letterarie presso al liceo scientifico Giordano Bruno di Budrio (Bologna), autrice di testi per il teatro e di romanzi. Appassionata di teatro, è dal 1996 responsabile delle attività teatrali del suo liceo. Ha collaborato con registi come Giuseppe Liotta (docente di Storia del Teatro moderno e contemporaneo al Dams di Bologna) e Alfonso De Filippis, con il Teatro dell’Argine di San Lazzaro, con il Teatro Consorziale di Budrio e con lo Studio del Movimento di Budrio, per la realizzazione di spettacoli teatrali. Ha creato, nel 2008, una compagnia teatrale, “Dalla parte di Medea”, aperta agli adulti, che mette in scena testi teatrali interamente composti da lei e centrati sul femminile. Ha finora pubblicato tre romanzi, Dalla mia finestra si vedeva il mare (Vertigo, 2013), Come un ramo sull’acqua (Bononia University Press, 2016), vincitore del premio Todaro-Faranda, I silenzi di Medea (Leucotea, 2021). Fa parte dell’associazione psicoanalitica officinaMentis, per la quale contribuisce a progettare e realizzare le giornate di ‘(Ri)accendiamo il classico’ dedicate al dramma  antico.

ROSARIA LO RUSSO: Poeta, performer, traduttrice e saggista. È poeta secondo le molteplici declinazioni del termine. Si occupa di poesia, di teatro e dei rapporti fra le due arti. Si è laureata in Lettere Moderne presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze, con una tesi dal titolo ‘La protagonista di Pirandello. Miti, personaggi e ruoli’. Le sue poesie sono state tradotte e pubblicate in numerose lingue e ha collaborato con svariati artisti, musicisti, registi, attori e poeti. All’interno della sua cospicua produzione poetica, ricordiamo: L’estro (Firenze, Cesati, 1987), Comedia (Milano, Bompiani, 1998), Lo Dittatore Amore. Melologhi (Milano, Effigie, 2004), Crolli (Firenze, Le Lettere, 2012), Poema (1990/2000) (Arezzo, Zona, 2013), Nel nosocomio (Milano, Effigie, 2016), Anatema (Pavia, Effigie, 2021) e Unamedea, Premio Ciampi Valigie Rosse 2021. E’ traduttrice storica di Anne Sexton e ha tradotto opere di Erica Jong, Sylvia Plath e della prima opera intera in italiano dell’argentina Alfonsina Storni.

ANGELA PEDUTO: Psichiatra, psicoanalista, saggista. È membro di Espace Analytique (Paris) e della Fondation Européenne pour la Psychanalyse e presidente dell’associazione psicoanalitica officinaMentis, nella quale anima un’intensa attività di seminari e conferenze. Fa parte dell’associazione Orlando. Ha lavorato con strumenti psicoanalitici sul mondo espressivo di scrittori classici e contemporanei (S. Beckett, E. A. Poe, M. Proust, P. Quignard) e di musicisti e compositori (A. Vivaldi, C. Wieck Schumann), dedicando a questi temi saggi pubblicati su riviste psicoanalitiche e conferenze pubbliche. Tra i volumi più recenti a cui ha contribuito o che ha curato: Il sogno, crocevia di mondi (coll., Roma, 2015), Venise et le rêve (coll., Paris, 2015), Pascal Quignard. Translations et métamorphoses (coll., Paris, 2015). Ha curato e tradotto testi di psicoanalisi francese. Specialista di Pascal Quignard, ha tradotto diversi suoi libri. Di prossima pubblicazione un volume collettaneo su Ernesto de Martino.

STEFANIA PORTACCIO: Analista filosofa (www.sabof.it) e scrittrice. Scrive poesia e prosa. Le sue prime poesie sono pubblicate in ‘7 poeti del premio Montale’ (1986). Seguono le raccolte Contraria Pentecoste, 1996; Continenti, 2006; La mattina dopo, 2011; Waterloo, 2019. Nel 2007, vince il XXI Premio Haiku (Roma) e nel 2017, con Dortmund, il premio InediTO – Colline di Torino. È del 2016 Il padre di Cenerentola e altre storie, 11 fiabe dei Grimm riscritte secondo la propria vicenda interiore; del 2017, con Mimesis, il libro Pane per i denti, racconti di letture, saggi sulle trame del rapporto tra lettore e libro; del 2020 la raccolta di racconti La Società del Coraggio. Del 2022 il racconto-saggio mitobiografico Circe di spalle. Per una dimora del femminile. In via di pubblicazione Ifigenia in Brauron. È socio fondatore della Società romana di psicoanalisi (Srp).

MARIA LUISA VEZZALI: Docente di materie letterarie nella scuola superiore, prima di scegliere l’insegnamento ha lavorato per dieci anni nel mondo dell’editoria e del giornalismo. È poeta e appassionata di teoria e pratica della traduzione, ambito in cui si è occupata di Adrienne Rich, Lorand Gaspar, Saint-John Perse e numerose autrici contemporanee. All’interno del collettivo di traduttrici WiT (Women in Translation) ha prodotto l’opera di Audre Lorde, D’amore e di lotta (Le Lettere, Firenze 2018). Fa parte dell’Associazione Orlando e tiene ciclicamente lezioni sulla scrittura delle donne all’interno del “Corso di Etica e Politica in prospettiva di genere” dell’Università di Bologna. (www.marialuisavezzali.com)