L’8 marzo in numerosi paesi nel mondo le donne tornano a scioperare contro la violenza maschile sulle donne e tutte le forme di violenza di genere, per denunciare che la violenza è strutturale e ribadire che il cambiamento sociale per sconfiggerla deve essere complessivo e radicale.
L’Associazione Orlando sostiene questo percorso a livello locale, nazionale e internazionale, perché crede sia necessaria una forte mobilitazione delle donne, capace di mettere in discussione le fondamenta del sistema economico e sociale in cui viviamo e, soprattutto, capace di costruire nuovi immaginari sociali e culturali, a partire dal garantire una reale libertà materiale, riproduttiva, sessuale e affettiva di tutti i corpi.
Negli ultimi mesi tanti sono stati gli attacchi a questa libertà da parte delle forze governative, in particolare con la proposta del DDL Pillon ,che intende ostacolare le donne nel potersi separare, soprattutto dai partner violenti, e con il supporto di vari ministri al Congresso Mondiale delle Famiglie previsto a Verona a fine marzo. Il Congresso riunirà gli e le esponenti più integraliste dei movimenti cristiani di tutto il mondo per definire la loro agenda politica mondiale contro i diritti delle donne e delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trans.
Per questo, l’Associazione Orlando partecipa allo sciopero promosso dal movimento Non Una di Meno, e invita a interrompere la quotidianità caratterizzata dal lavoro sempre meno tutelato e sempre più precario, a sospendere tutte le attività di cura e riappropriarsi dei propri spazi e tempi di vita.
Rilancia gli appuntamenti della mattina alle 8.30 in Piazza Nettuno e del corteo pomeridiano alle 17.00 in Piazza XX Settembre.
#scioperofemminista
#nonunadimeno